Growth hacker è uno dei termini più ricercati su Google, una delle professioni più richieste su Linkedin per chi vuole davvero dare una spinta al proprio business. Nato nell’ambiente incerto e rapido delle startup americane, il Growth Hacker ha letteralmente travolto aziende di ogni tipologia e dimensione: non solo startup e non solo digitali. Il growth hacking è un processo di sperimentazione rapida sul prodotto e sui canali di marketing per trovare il modo più efficiente per far crescere un business. Diventare Growth Hacker richiede capacità e soprattutto un percorso orientato a sperimentare e ad apprendere.
Semplificando ancora di più, è una metodologia che non vede il marketing e il prodotto come due elementi separati, ma come due lati di una stessa medaglia che si influenzano a vicenda durante tutta la vita di un’azienda. Il Growth Hacker è un vero e proprio hacker della crescita e ha un pensiero fisso in testa: aumentare il traffico e le conversioni, per trasformare quanti più visitatori possibili in utenti. Il growth hacker mindset può essere applicato a qualsiasi caso e sulla base delle esigenze di un’azienda. Gli aspetti da verificare sono esattamente i risultati che vuole raggiungere un’azienda o un brand e su quali fasi del loro tunnel vogliono migliorare.
Il profilo del Growth hacker non è qualcosa di assolutamente nuovo. Piuttosto, il Growth Hacker rappresenta un qualcosa di innovativo nell’approcciare l’attività quotidiana di azienda. Per diventare Growth Hacker è necessario avere una profonda conoscenza del web e soprattutto degli strumenti di digital marketing. Creatività nella realizzazione delle campagne e un pensiero analitico nel capire i dati sono le altre due caratteristiche di un esperto pirata. Accurate strategie di Growth Hacking Marketing, community management e una serie di vantaggi per gli utenti sono state la chiave del loro successo.